DOPO 222 ANNI MOZART È TORNATO

Ottima l’interptetazione offerta dal giovane direttore Claudius Traunfellner
[…] Ossessione ed incubo, cupa rivelazione delle più intime e tenebrose meditazioni dell’ uomo Mozart quasi a con tatto diretto col mistero della transcendenza, sono stati gli elementi che esteticamente hanno maggiormente interessato la conduzione vibrantissima e matura del giovane direttore a partire dalle prime celeberrime battute del Requiem contenute entro un movimento anche più lento del comune per la fondata certezza che gli strumentisti della "Haydn" fossero più che in grado di sostenerne la difficile tensione.
E cosi è stato fino al termine della partitura completata, o ricostrulta che dir si voglia, dai più dotati allevi di Mozart.
Puntuali e come partecipi tutti gli strumentisti della orchestra; archi, flati e l’timpano. Al termine gli applausi durati a lungo non accenna vano a spegnersi da parte dell’ affollatissimo uditorio.
(ROVERETO)